Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: nelle

Numero di risultati: 50 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La storia dell'arte

253256
Pinelli, Antonio 50 occorrenze

La storia dell'arte

. Ma nelle opere d’arte del passato la forma interpreta e media un contenuto ben preciso, risultandone necessariamente condizionata. Pertanto

Pagina 10

La storia dell'arte

che nasceva da un’attenta osservazione della realtà nelle sue mutevoli parvenze e quella che invece amava inoltrarsi negli incantati territori della

Pagina 103

La storia dell'arte

Nato nelle Marche, ma formatosi in quel fervidissimo cantiere del Gotico internazionale che fu l’area lombardo-veneta, Gentile da Fabriano si affermò

Pagina 109

La storia dell'arte

questa ragione sarà aspramente censurato da Vasari nelle sue Vite. Vasari considerava l’uso della pastiglia una pratica decisamente sorpassata, prerogativa

Pagina 112

La storia dell'arte

a quell’epoca. Ne troviamo un’eco anche nelle descrizioni medievali e quattrocentesche dei cortei festivi fiorentini in onore di San Giovanni Fig. 87

Pagina 113

La storia dell'arte

sinuose cadenze che si riverberano nelle ampie falde del panneggio: tutti elementi che ci parlano di un linguaggio figurativo di transizione tra le

Pagina 120

La storia dell'arte

’ il giudizio di «arretratezza» che pesa su Masolino. Anche nelle sue opere emergono aspetti «moderni», sebbene privi di quella prepotente carica

Pagina 120

La storia dell'arte

certo senso, di una vita autonoma, svincolata sia dal loro autore sia dall’epoca in cui nascono. Ce le ritroviamo di fronte tutti i giorni, nelle

Pagina 13

La storia dell'arte

sopravvissuto un numero di esempi infinitamente minore di quanto non sia avvenuto per quella romana, i cui casi più noti sono quelli sopravvissuti nelle

Pagina 131

La storia dell'arte

simili ai tanti riquadri della cappella che li affiancano (tutte scene fittamente abitate, nelle quali si svolgono, come su altrettante ribalte teatrali

Pagina 137

La storia dell'arte

di ordine intellettuale, conferivano ai loro adepti una condizione e considerazione sociale elevate. Esse erano a loro volta suddivise nelle Arti del

Pagina 15

La storia dell'arte

ingannare lo spettatore è connaturato alla storia della prospettiva e trovò applicazione un po’ dappertutto nella pittura, nelle tarsie lignee, nell

Pagina 152

La storia dell'arte

volta e le pareti: un «effetto speciale», volto a produrre un moto di paura che presto si muta in riso e sollievo, proprio come nelle fiabe o nei film

Pagina 156

La storia dell'arte

In età barocca queste grandi macchine illusionistiche non furono utilizzate solo nelle chiese. Sulla scia di quanto aveva fatto vedere Piero da

Pagina 163

La storia dell'arte

mare, produssero un soprassalto di orgoglio civico, che trovò la sua espressione nelle infiammate orazioni di umanisti come Coluccio Salutati e Leonardo

Pagina 165

La storia dell'arte

Per esemplificare questa svolta nelle arti figurative è pressoché inevitabile soffermarsi su un evento cardine che si svolse a Firenze proprio all

Pagina 166

La storia dell'arte

quanto erano ritenute vere, o comunque verosimili, e quindi ci aprono consistenti spiragli sulle idee che circolavano in proposito nelle epoche passate. A

Pagina 17

La storia dell'arte

d’arte capace di non badare a spese pur di ottenere un’opera degli artisti più celebrati, riversò nelle loro tasche somme inavvicinabili per la gente

Pagina 17

La storia dell'arte

motivo, questo, che ricorre spesso nelle rappresentazioni di eventi drammatici o miracolosi, allo scopo di porre l’accento sul diverso livello di

Pagina 170

La storia dell'arte

è posto nelle medesime condizioni nelle quali si trovava il pittore nel realizzare l’opera e la piramide visiva che parte dal suo occhio e va a

Pagina 172

La storia dell'arte

. Giorgio Vasari, ad esempio, nelle sue Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori (prima edizione, 1550; seconda edizione, molto ampliata

Pagina 18

La storia dell'arte

novità più grossa è un’altra, ed è racchiusa proprio nelle due ultime parole della frase leonardesca: «prospettiva aerea». A Leonardo, infatti, non si

Pagina 180

La storia dell'arte

prospettiva, mentre nelle assai più tarde formelle bronzee dell’Altare del Santo, nella Basilica di Sant’Antonio a Padova (fig. 143), vediamo quali complessi

Pagina 182

La storia dell'arte

usata soprattutto per decorare studioli umanistici, tavoli, cassoni, armadi, ma soprattutto stalli dei cori nei conventi e nelle chiese. Essa, in

Pagina 189

La storia dell'arte

spettacoli si svolgevano o nelle piazze, dove venivano eretti teatri provvisori in legno, oppure nelle sale o nei grandi cortili di regge e palazzi

Pagina 193

La storia dell'arte

riservava gli effetti cromatici e luministici più audaci agli studi e agli acquerelli, non alla versione definitiva dei dipinti da esporre nelle

Pagina 20

La storia dell'arte

considerata «divina» in quanto caratterizzata da una straordinaria armonia di carattere matematico, tanto che Piero la utilizza spesso nelle sue

Pagina 203

La storia dell'arte

Tuttavia, l’idea che dietro il quadro si nasconda un messaggio di tipo politico è divenuta ricorrente nelle più recenti interpretazioni, tra le quali

Pagina 206

La storia dell'arte

Con un po’ di fantasia potremmo dunque paragonare l’attribuzionismo alla pratica dell’orientamento su una carta geografica, nelle cui diverse aree si

Pagina 210

La storia dell'arte

po’ imbalsamato, scelto per le grandi figure dipinte nelle vele è cosa diversa d quello scelto per gli ornati scarsamente visibili, dove il pittore ha

Pagina 223

La storia dell'arte

palesato inclinazioni ritrattistiche in tutta la sua operosa carriera, contrariamente a Benozzo che ha inserito molti e splendidi ritratti nelle sue

Pagina 223

La storia dell'arte

contorno e solo ad Orvieto e a Montefalco, per poi sparire per sempre? ma si limita a concludere il suo saggio con questa frase: «L’apparire qua e là, nelle

Pagina 224

La storia dell'arte

Il problema delle differenze tra arti figurative e arti della scrittura cominciò ad affacciarsi timidamente nelle riflessioni teoriche sei e

Pagina 228

La storia dell'arte

sulla distinzione tra arti della parola e arti visive. Lessing, d’altronde, non fu il solo ad interrogarsi su tale distinzione. Nelle sue Réflexions

Pagina 239

La storia dell'arte

dell’eroe, e registra con docile inerzia l’esatto diagramma di questi due impulsi in conflitto, imprimendolo indelebilmente nelle sue turgide pieghe.

Pagina 242

La storia dell'arte

recarsi ad osservare direttamente, negli edifici e nelle raccolte più disparate, le opere d’arte che formavano l’oggetto dei suoi studi.

Pagina 3

La storia dell'arte

costituiva uno dei vanti dell’arte rinascimentale, poiché poneva gli artisti sullo stesso piano di medici e scienziati. Non a caso, nelle Accademie che si

Pagina 32

La storia dell'arte

’artista. E ben nota la teoria secondo la quale gli animali selvatici dipinti nelle grotte di Lascaux e di Altamira andrebbero interpretati come

Pagina 36

La storia dell'arte

nelle sue trasformazioni, varianti e adattamenti semantici, è quanto mai indicativa di quel processo di continua rielaborazione, metamorfosi e

Pagina 39

La storia dell'arte

penitenziali, come in questo esempio di Francesco Furini (fig. 24) o in questa celebre Malinconia di Domenico Fetti (fig. 25), che nelle vesti sontuose e

Pagina 43

La storia dell'arte

anche nelle particolari condizioni ambientali e di illuminazione dei due laterali. Investendo le figure con un fascio di luce cruda e violenta che le

Pagina 5

La storia dell'arte

La rappresentazione della storia di Meleagro, articolata nelle diverse e drammatiche scene del suo mito (Meleagro caccia e uccide il cinghiale

Pagina 50

La storia dell'arte

apparirci oggi questo genere di questioni, esse di fatto riflettono non solo quanto accadeva in passato nelle botteghe e nelle accademie, ma anche

Pagina 58

La storia dell'arte

realizzare edifici ispirati all’Antico sia nelle dimensioni colossali che nello sfarzo decorativo, in modo da rendere manifesta la rinascita dell

Pagina 69

La storia dell'arte

caravaggeschi, che non ha nulla a che fare né con il Barocco né con il Classicismo seicentesco e reclama esso stesso un posto di rilievo nelle definizioni

Pagina 76

La storia dell'arte

principalmente nelle fiammeggianti decorazioni che impreziosiscono le cornici dei polittici, e in quella selva di guglie e pinnacoli che coronano gli

Pagina 82

La storia dell'arte

cattedrale gotica svetta, attorniata dal gregge minuto delle case, disposte l’una addossata all’altra nelle viuzze strette e tortuose che si diramano

Pagina 88

La storia dell'arte

. Parigi, Sainte-Chapelle, cappella superiore, 1241-48. contrastò queste istanze iconoclaste, sostenendo la necessità delle immagini nelle chiese per

Pagina 92

La storia dell'arte

pilastri polistili e nelle costolonature che innervano le vele ogivali, svuotando le pareti e riducendole a pura cornice di quella che appare, di fatto

Pagina 93

La storia dell'arte

Borgogna e nelle Fiandre, venivano acquistati in tutte le corti europee, contribuendo a far viaggiare le forme e a diffondere soggetti profani, tratti

Pagina 99

Cerca

Modifica ricerca